Siamo preparati alle Pandemie? Con prontezza, rapidità ed efficacia? l’influenza pandemica del 1918: ricordiamoci che ha ucciso più soldati della Grande Guerra! – Un terzo dell’intera popolazione mondiale affetta: allora, 500 milioni di contagi; – Decine di milioni di morti. Il video parte dalla prima influenza e ne parla Ippocrate nel 412a.c. E poi cavalcando i secoli i momenti di crisi con virus sconosciuti, per arrivare alla Grande strage del 1918: 500 milioni di contagiati e oltre 20 milioni di morti. Oggi una pandemia come la Spagnola potrebbe diventare una catastrofe umanitaria: oltre 3 miliardi di contagiati e oltre 175 milioni di morti. Queste pandemie hanno talvolta trasformato le società in cui sono comparse e, molto probabilmente, hanno cambiato o influenzato in modo decisivo il corso della storia. Vediamo insieme le pandemie che hanno tenuto in scacco l’umanità:

La peste di Giustiniano

L’Impero bizantino si trovava in uno dei suoi momenti di maggior splendore quando un’epidemia di peste oscurò il potere dell’imperatore Giustiniano. Si trattava della prima epidemia di peste di cui si è a conoscenza. La malattia, e con essa la paura e l’isteria, si diffusero ad una velocità vertiginosa a Costantinopoli, una città di quasi 800.000 abitanti. E da lì verso tutto l’Impero. Anche lo stesso Giustiniano fu vittima della peste, ma riuscì a guarire. Alla fine dell’epidemia, la capitale imperiale aveva perso quasi il 40% della sua popolazione, e in tutto l’impero avevano perso la vita 4 milioni di persone. Le conseguenze economiche furono catastrofiche, perché ci furono momenti in cui il numero di morti superava quello dei vivi. Molti storici vedono in questa fase di indebolimento dell’Impero bizantino una linea di separazione fra il tramonto dell’Antichità e la nascita del Medioevo. Bisogna aggiungere la maggioranza della popolazione viveva in condizioni fatiscenti e la morte sopravveniva per mancanza di cure adeguate e per il livello di sporcizia in cui vivevano i malati.

La peste nera

L’umanità visse la peggiore epidemia a metà del XIV secolo (tra il 1346 e il 1353). La peste nera era già temuta per i suoi precedenti, ma le sue cause e il suo trattamento erano completamente ignorati. Questo, insieme alla velocità di diffusione, l’hanno resa una delle più grandi pandemie della storia. Solo cinque secoli più tardi venne scoperta la sua origine animale, e il suo collegamento con i ratti, che durante il Medioevo convivevano nelle grandi città con le persone e si spostavano addirittura con gli stessi mezzi di trasporto, come le navi, per esempio, verso città lontane, portando il virus con sé. I numeri che ha lasciato dietro di sé questa epidemia sono sconvolgenti. Secondo i dati in possesso degli storici, si stima che la penisola iberica perse circa il 60-65% della popolazione e la Toscana fra il 50 e il 60%. La popolazione europea passò da 80 a 30 milioni di persone. Ancora una volta le condizioni di degrado in cui vivevano i popoli hanno favorito la diffusione della pandemia e la morte di milioni di persone. Dietro ogni pandemia c’è il volto oscuro della razza umana, una elite di persone viveva nell’agio, nella pulizia, nella ricchezza, mentre milioni di persone per sopravvivere vivevano con i topi e si nutrivano anche con i topi. Le pandemie sono l’effetto di società malate.

Il vaiolo

Il virus del vaiolo, la cui diffusione negli esseri umani è nota da almeno 10.000 anni, è la causa della malattia nota come vaiolo. Il suo nome fa riferimento alle pustole che apparivano sulla pelle di chi ne soffriva. Era una malattia grave ed estremamente contagiosa che decimò la popolazione mondiale dalla sua comparsa, arrivando ad avere tassi di mortalità fino al 30%. Si espanse massicciamente nel Nuovo mondo quando i conquistatori iniziarono ad attraversare l’oceano, colpendo in modo terribile una popolazione con difese molto basse contro nuove malattie, e in Europa ebbe un periodo di drammatica espansione durante il XVIII secolo, infettando e sfigurando milioni di persone.

 

L’influenza spagnola

Nel marzo 1918, durante gli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale, fu registrato il primo caso di influenza spagnola, paradossalmente, in un ospedale degli Stati Uniti. Fu battezzata così perché la Spagna rimase neutrale nella Grande Guerra e le informazioni sulla pandemia circolavano liberamente, a differenza degli altri paesi coinvolti nella lotta che cercavano di nascondere i dati. Questo ceppo virulento del virus dell’influenza si diffuse in tutto il mondo contemporaneamente agli spostamenti delle truppe sui fronti europei. I sistemi sanitari rischiarono il collasso e le camere mortuarie funebri non riuscivano a stare al passo con le vittime. Studi recenti hanno rivelato dati più precisi. Si stima che il tasso di mortalità globale fu tra il 10 e il 20% degli infetti, e in tutto il mondo morirono fra le 20 e le 50 milioni di persone. C’è chi addirittura ipotizza che si raggiunsero le 100 milioni di vittime.

Ci sono state altre pandemie, come l’influenza asiatica, l’Influenza di Hong Kong e altri ceppi pandemici nel corso degli anni: sars, mers, ebola, l’influenza suina, l’ influenza aviaria

Il virus dell’Immunodeficienza umana (HIV)

Una delle più gravi e più recenti pandemie conosciute dalla società odierna è quella del virus dell’immunodeficienza umana, l’HIV, meglio noto come AIDS. I primi casi documentati sono apparsi nel 1981, e da allora il virus si è diffuso in tutto il mondo concentrando gran parte degli sforzi delle organizzazioni mondiali della sanità. Si pensa che la sua origine sia stata animale, e i suoi effetti contemplano l’indebolimento del sistema immunitario. Di per sé quindi il virus non è letale, ma lo sono le sue conseguenze, perché lasciano l’organismo indifeso di fronte ad altre malattie. Il suo contagio avviene per contatto con fluidi corporei. Anche se queste vie di trasmissione lo rendono meno contagioso, a priori, rispetto ad altri virus come l’influenza, l’ignoranza iniziale ha permesso che si diffondesse molto rapidamente. Si stima che l’HIV abbia causato circa 25 milioni di morti in tutto il mondo.

In realtà anche se non sono create da virus, nel mondo ci sono altre pandemie coperte dal silenzio degli affari: morti di cancro, morti per alcool e tante altre pandemie causate e volute dal virus degli affari