califanoOggi 6 novembre è la prima dell’ultimo film di Stefano Calvagna dedicato al racconto della terza vita di uno dei personaggi più “sentiti” a Roma, Franco Califano.

La sceneggiatura del film è stata scritta da alcuni amici intimi che hanno fatto parte della sua vita negli ultimi anni, tra tutti spiccano i nomi dei già noti Enzo Salvi e Nadia Rinaldi. Il protagonista è Gianfranco Butinar, imitatore eccellente che interpreta perfettamente il maestro sottolineando tutti gli aspetti fisici e caratteriali del cantautore. Il comico Butinar pur essendo l’imitatore meno noto al pubblico del Califano personaggio, è sicuramente colui che lo ha imitato meglio, il Califano di Butinar, è molto somigliante a lui, ma oltre alla somiglianza ha fatto qualcosa che Tortora o Fiorello non hanno saputo fare. Butinar mette in mostra la simpatia di Califano ma anche la sua serietà che purtroppo molti sottovalutano. Butinar ci fa sorridere ed emozionare, grazie alle sue doti da imitatore riesce ad accattivare l’attenzione da parte del pubblico che magari non si è mai interessato di Califano e può venire a conoscere un altra sfaccettatura del cantante protagonista e magari può iniziare ad apprezzarlo in maniera differente.

Il film è stato definito nei minimi dettagli scegliendo con cura tutti gli elementi, ad esempio il titolo “Non escludo il ritorno” è perfetto per la pellicola, visto che è anche il titolo del brano che portò a Sanremo nel 2005. Il brano fu veramente importante per l’artista visto che fu il pretesto per rialzare la testa, in quella occasione, fu il cantante dei Tiromancino, Federico Zampaglione a spronarlo componendo il testo. La sua rinascita infatti è caratterizzata soprattutto dai giovani, anche i loro lo spinsero a tornare più forte che mai. Nel film, il rapporto con i giovani è uno dei passi importanti, lui amava sostenere i giovani, per dimostrarlo scrisse anche una canzone intitolata proprio “Giovani”.

La narrazione filmica ci mostra un Franco Califano inedito, del quale solo gli amici più intimi o chi comunque lo ha frequentato da vicino nei suoi ultimi anni di vita ne conoscevano le sfumature. Tramite parole, canzoni, frasi e pensieri il film ci fa conoscere i suoi lati più nascosti e meno conosciuti. E’ un viaggio che dimostra che tutti sbagliamo e abbiamo bisogno di riflettere, di fermarci per rinascere più forti se ci sono avversità che fanno male, anche se si prendono decisioni errate, si può sempre risalire, nonostante le difficoltà e le ingiustizie, bisogna farsi forza e continuare a cercare uno spiraglio per trovare la felicità.

Questo film che era in programmazione già da tempo, è uscito ad inizio novembre anche se sarebbe potuto uscire prima. Il regista ha aspettato il giudizio del Festival di Roma prima di far uscire il film nelle sale. Il festival romano ha rifiutato il film indignando Calvagna per il comportamento deludente.

Francesco perchè tu ragazzo di oggi sei così “preso” da un cantante di altri tempi? Il film su Califano ci presenta un uomo amato ma anche odiato ingiustamente, un uomo che spesso si è ritrovato solo e che ha dovuto combattere contro tutto e tutti. E’ un’ottima occasione per mettere in mostra la realtà dei fatti che è stata nascosta per molto tempo e rende omaggio alla vera natura del cantautore che è stata più volta infangata da persone da lui spesso definite “invidiose” come giornalisti o stampa che spesso lo criticavano senza conoscere realmente la sua storia.

Il messaggio che arriva: non conformarsi alla società può non essere piacevole, ma a volte è la scelta più giusta se si vuole rimanere se stessi.