L’amore non è un’energia statica, ma dinamica e continuamente in evoluzione. L’amore non ha nulla a che vedere con la religione, con movimenti spirituali, probabilmente è una forza, l’amore, simile alla forza di gravità, invisibile, universale fortemente ancorata al  nostro cuore, e modalità sconosciute guida  i nostri occhi, le nostre parole, su ciò che amiamo. Albert Einstein, nella lettera che scrisse per la figlia Lieserl, parlò dell’amore come una forza: “ Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale. È una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno che opera nell’universo e che non è stato ancora individuato da noi. Questa forza universale è l’Amore. Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell’universo, dimenticarono la più invisibile e potente delle forze. L’amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve. L’amore è Gravità, perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre.
L’amore è Potenza, perché moltiplica il meglio che è in noi, e permette che l’umanità non si estingua nel suo cieco egoismo. L’amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore. Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita. Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l’amore ci fa paura, visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento. Per dare visibilità all’amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia più celebre equazione. Se invece di E = mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, giungeremo alla conclusione che l’amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti. Dopo il fallimento dell’umanità nell’uso e il controllo delle altre forze dell’universo, che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia
. “. Proprio per le continue interazioni alcuni scienziati hanno preferito studiare l’andamento nel tempo. Magari per prevedere come si stabilizzerà la relazione. Sergio Rinaldi, docente di Teoria dei sistemi al Politecnico di Milano, ha trasformato i vari tipi di rapporto in equazioni differenziali simili a quelle usate per descrivere il moto dei pianeti. Per lui, l’amore si può riassumere così:

A(t)= A(T-1) – D + R + F

Semplificando la complessità: Vuol dire che l’amore (A) che si prova per il partner in un dato giorno (t) è uguale all’amore del giorno prima (t-1) diminuito dalla dimenticanza (D), cioè la tendenza che abbiamo tutti a fare spazio mentale per noi stessi, più il rinforzo (R) dato dall’amore del partner nei nostri confronti, più il fascino (F) che il partner ha su di noi.
In realtà anche la dimenticanza, il fascino, il rinforzo sono anch’essi descritti da equazioni differenziali. «Si può dimostrare matematicamente che se il partner si fa bello o si veste elegante, aumentando così il suo fascino, questo fa innamorare di più chi sta a guardare. Se l’amore totale del partner elegante cresce di un 2 per cento, quello del suo compagno/a cresce del 5 per cento», continua Rinaldi. Ancora più complicato è tracciare l’andamento di un amore a tre: lo studioso ha usato addirittura la matematica del caos. Per esempio, nel caso di una donna legata a due uomini, la preferenza oscilla come un’onda tra l’uno e l’altro.

Cosè un’equazione differenziale? (fonte wikipedia): Un’equazione differenziale è un’equazione in cui l’incognita è una funzione matematica di cui, nell’equazione stessa, compaiono le derivate. Se la funzione incognita è una funzione reale di una variabile reale, lequazione di dice equazione differenziale ordinaria.