Premesso che la guerra è un’atto terroristico che brutalizza e rende miserabile l’essere umano, tutti gli esseri umani: quelli coinvolti nel conflitto e tutti gli altri. Premesso che Putin non è Hitler, premesso che l’informazione mondiale è asservita ad un potere occulto pericoloso per l’umanità: durante il Covid tutta l’informazione era schierata contro chi decideva e decide di non vaccinarsi, ora contro Putin in modo osceno. In Italia i media Mainstream, hanno ricevuto centinaia di milioni, per attaccare chi decideva di non vaccinarsi, per umiliare il popolo italiano; ora vengono pagati per attaccare ogni giorno la Russia e Putin? Spero di no. Ma con un governo al servizio delle multinazionali e degli gnomi della finanza occulta, c’è da aspettarsi di tutto. Ma non è di questo che voglio parlare. Oggi Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, aggredisce la Russia con sanzioni e definisce Putin un criminale di guerra, ponendo se stesso e gli USA su di un piedistallo e quasi in odore di santità. Chi dovrebbe essere processato per crimini contro l’ umanità sono proprio gli Stati Uniti e i vari presidenti che si sono succeduti. Vediamo perchè:
Genocidio dei nativi americani: accanto al dramma della Shoah, perpretato da un’altro paese occidentale, (quella Germania che vuole di nuovo armarsi per scatenare la terza guerra mondiale?) entrato tristemente nei libri di scuola esiste un altro massacro, quello di cui nessuno parla, quello che ogni anno non viene celebrato, quello che non restituisce dignità alle vittime. Accanto al dramma della Shoah, esiste anche l’olocausto degli Indiani d’America, lo sterminio di tutte le etnie indie che popolavano il continente prima dell’arrivo degli occidentali. È conosciuto anche come i “500 anni di guerra”, perché furono uccisi quasi 100 milioni di esseri umani in nome della colonizzazione. Non morirono solo i nativi, ma anche le loro tradizioni, la cultura e venne distrutto per sempre un habitat naturale incontaminato. La scoperta dell’America fu per i nativi l’inizio della fine perché quella data segnò l’avanzata del massacro che si concluse solo nella Prima guerra mondiale. Intere comunità vennero sterminate all’interno dei loro villaggi dagli eserciti regolari, alcuni morirono perché gli occidentali portarono con sé vaiolo e altre malattie, altri di fame dopo la devastazione di piante e animali. Per l’olocausto americano, gli occidentali si appellarono al fatto che i nativi non avevano intenzione di sottomettersi al popolo bianco, cedendo le loro terre ancestrali e incontaminate, a uso e consumo degli occidentali. L’atteggiamento, già dalla scoperta dell’America, era chiaro: i colonizzatori si erano eretti a entità superiori giudicando i nativi come “selvaggi e da civilizzare”. Proviamo a sintetizzare il perché si arrivò allo scontro. Ci sono tantissimi motivi alla base anche se tutto è legato da un unico filo conduttore, quello di impossessarsi di terre e ricchezze dei nativi, spesso però guerre e uccisioni vennero giustificate da motivi ideologici.
Fu sterminata un’intera nazione, quella dei veri Americani, civiltà pacifica, spirituale, sterminata da chi si eleva su piedistalli di sangue e in odore di satanismo, altro che santità. Cosa fecero Gli Stati Uniti con la scoperta del cinema e della Tv? Misero in atto un secondo genocidio, criminalizzandoli, rendendoli (i nativi americani) agli occhi degli spettatori, dei selvaggi, violenti, bestie da sterminare; i soldati americani, i coloni, uomini che lottavano per liberare il pianeta da tali bestie. Ci furono due genocidi: il primo con le guerre, il secondo con il cinema. Ovviamente tutto orchestrato da chi era al potere. Se questo non è crimine contro l’umanità, cos’è? Non ho parole per descrivere gente capace di tanto odio, violenza e incapacità nell’ammettere genocidi di tale brutalità.
Guerra USA Corea 1950 1953: La guerra di Corea (conosciuta in Corea del Nord come “Guerra di liberazione della patria”; in Corea del Sud come “Guerra coreana”) fu il conflitto combattuto nella penisola coreana dal 1950 al 1953. Essa determinò una delle fasi più acute della Guerra fredda, con il rischio di un conflitto globale e il possibile utilizzo di bombe nucleari da parte degli Stati Uniti. Il numero delle vittime causate dal conflitto è stimato in 2 800 000 tra morti, feriti e dispersi, metà dei quali civili.
guerra Usa Vietnam 1964 1975: I soldati statunitensi uccisi in Vietnam sono oltre 58.000; più di 153.000 feriti. Le ultime cifre fissano le perdite Vietnamite a 4 milioni. La guerra è costata quasi 150 miliardi di dollari. L’aspetto più disumano, furono gli stupri perpretati contro donne vietnamite, fosse comuni, violenze di ogni tipo contro civili vietnamiti. Nessuno fu condannato per crimini contro l’umanità, anzi ad un’altro protagonista del Gran Reset, Kissinger, fu addirittura conferito il premio nobel per la pace.
guerra Usa Iraq 1991: Nel conflitto persero la vita 3.600 civili iracheni, un migliaio di kuwaitiani e altre 300 persone di varie nazionalità. I soldati americani rimasti uccisi furono 292, e quelli del Kuwait circa 200. Non si ha un preciso bilancio delle vittime militari irachene, ma sono stimati attorno alle 30mila unità. una svolta dell’esercito americano, utilizzo di proiettili con uranio impoverito, quindi radioattivo. Anche in questa guerra ci furono vittime di stupri e violenze di ogni tipo sulla popolazione civile.
guerra Usa Iraq 2003 2011: “Operation Iraqi freedom”, ovvero “operazione libertà in Iraq”, così era stata definita l’invasione dell’Iraq nel 2003. L’obiettivo era eliminare le armi di distruzione di massa possedute da Saddam e liberare la popolazione dalla dittatura. Ciò che avrebbe dovuto essere un attacco breve ed efficace, si è in realtà trasformato in uno dei conflitti più sanguinosi del secolo, con un numero enorme di morti. Ma quante sono state esattemente le vittime di questa guerra? Secondo le stime più recenti pubblicate in un articolo su Plos Medicine, nei nove anni di conflitto, dal 2003 al 2011, circa mezzo milione di iracheni hanno perso la vita, con oltre il 60% delle vittime uccise negli scontri armati, e il rimanente 30-40% morto per cause indirette dovute al collasso delle infrastrutture mediche e sociali. Lo studio, guidato dal team di Amy Hagopian dell’Università di Washignton negli Stati Uniti, ha coinvolto diversi centri nord americani, insieme all’Università Mustansiriya di Bagdad e al Ministero della salute iracheno. Anche in questa guerra ci furono vittime di stupri e violenze di ogni tipo sulla popolazione civile e sui prigionieri. Emblematico, lo scandalo di Abu Ghraib si intende una serie di violazioni dei diritti umani commesse contro detenuti nella prigione di Abu Ghraib in Iraq da parte di personale dell’Esercito degli Stati Uniti e della Central Intelligence Agency (CIA), durante gli eventi della guerra in Iraq iniziata nel marzo 2003. Queste violazioni inclusero abusi fisici e sessuali, torture, stupri, sodomizzazioni e omicidi.
Potrei continuare con le guerre inventate dagli Stati Uniti per derubare altri paesi di materie prime e ricchezze del sottosuolo. Non mi risulta che Bush padre, Bush figlio, Clinton, Obama e altri presidenti americani, siano stati definiti criminali e istituito un tribunale per giudicarli per crimini contro l’umanità.
Non mi risulta che gli Stati Uniti e i loro presidenti abbiano chiesto scusa al mondo e ai nativi americani ancora in vita, per il genocidio dei loro bisnonni, nonni, padri. Nemmeno hanno chiesto scusa al Giappone per le bombe su Nagasaki e Hiroshima, altro crimine contro l’umanità. Ricordo che gli unici che hanno utilizzato la bomba atomica in guerra sono stati proprio gli Stati Uniti d’America.
Un paese, gli Stati Uniti con due moralità: le loro guerre, i loro genocidi sono per il progresso umano, quindi giusti; le guerre altrui, soprattutto quando ledono i loro interessi o le loro strategie sono ingiuste, quindi sono crimini contro l’umanità.
Nel terzo millennio, le guerre dovrebbero ricordarci quello che eravamo, bestie feroci e non continuare ad esserlo. In secoli di storia, di progresso, continuiamo il percorso della paura, della violenza, del più forte, dell’egoismo. Invece dovremmo cambiare e cooperare, comprendere il nostro stato e andare oltre.
Nei prossimi post, parlerò dei genocidi della Gran Bretagna, della Germania, Francia e Russia.