Il cancro è diventato il vero nemico dell’umanità, sempre più persone si ammalano e soffrono nel silenzio assassino degli oncologi, dei ricercatori assoggettati alle case farmaceutiche, ai politici conniventi con una cura, la chemioterapia, gas tossico della prima guerra mondiale.
Siamo tutti a rischio e nessuno è immune ad una pandemia di portata mondiale. Uno scenario apocalittico all’orizzonte con numeri e statistiche da annichilire ogni speranza. Abbiamo incontrato il Professor Giuseppe Maria Pigliucci, professore universitario e pioniere dell’ipertermia non invasiva in Italia. Durante la lunga chiacchierata abbiamo parlato anche della sua disavventura.
Gli abbiamo chiesto se l’ipertermia si potrebbe utilizzare su persone che non hanno contratto il tumore, quindi come una sorta di prevenzione di massa.
Il Professor Pigliucci ci ha risposto così: “Molti pazienti che hanno contratto il cancro, operati con successo mi chiedono di fare cicli di ipertermia per essere sicuri di non contrarre più la malattia, se il tumore è stato asportato con successo non vuol dire che biologicamente non possano esserci cellule cancerogene. D’altronde non si è mai sicuri di essere guariti dal cancro, quindi è opportuno utilizzare tutte le opzioni per scongiurare insorgenze tumorali dovute a cellule tumorali recidive. A volte gli oncologi vedendo le analisi a posto vietano di fare l’ipertermia ed è una sciocchezza, oltre che un puro attacco di follia. Le case farmaceutiche non gradiscono cicli di ipertermia perché costano troppo poco… Io sono d’accordo di fare trial di ipertermia su fasce di popolazione a rischio tumore per stabilire statisticamente il grado di successo e poi estenderlo a tutta la popolazione. Ci sono diagnosi salivari predittive del tumore, quindi potremmo definire il target a rischio e agire con cicli di ipertermia su tali fasce di popolazione con un vantaggio economico anche per la sistema Sanitario Nazionale. Purtroppo il mio messaggio chiaro e forte:
a) Analisi salivare predittiva sulla popolazione per individuare le persone a rischio
b) su soggetti a rischio fare cicli di ipertermia come prevenzione.
Purtroppo nessuno, dico nessuno ha raccolto tale messaggio per scongiurare nuovi malati di cancro. In pratica si vogliono nuovi malati di cancro e che l’ammalato “cuocia nel suo brodo”.
Ci sono due discorsi da fare:
– il prmo è relativo al lavaggio mentale fatto dai mass media che educano le persone a seguire la corrente come un gregge
-il secondo è prettamente politico. Il ministro della Sanità intervenga perché non possiamo stare al guinzaglio delle case farmaceutiche e degli oncologi che non vogliono fare ipertermia ai malati di cancro .L’ipertermia è una cura ufficiale e non farla può essere un reato.
Voglio lanciare un appello alla “libertà di cura”. Ci sono personaggi che non vogliono che l’ipertermia vada avanti per interessi privati pur esercitando funzioni pubbliche e vada indagato. Si mette l’ipertermia in mano ad oncologi che di ipertermia non ne sanno nulla.”
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