Roma 30 Dicembre 2012, muore a 103 anni Rita Levi Montalcini. Piu’ che una figura storica, e’ stata un’istituzione di grande valore.rita-levi-montalcini-10

“Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita“per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. È stata socia nazionale dell’Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche ed è stata socia fondatrice della Fondazione Idis-Città della Scienza.” (fonte www.wikipedia.it)

Un volto, il suo, che avrebbe potuto prendere il posto della piu’ nota Montessori sulle banconote da “Mille Lire”, che fa dell’Italia un vanto e del suo virtuosismo intellettuale un sentimento patriottico che rivendichiamo nostro e arde forte nei nostri animi.

Un modello di vita e correttezza, una mente lungimirante e brillante, una donna che ha dato tutta se stessa al servizio della scienza e della societa’, intesa come genere umano.

In un’intervista, contenuta negli archivi Rai, la Montalcini faceva notare come la sua passione per lo studio e il suo impegno sociale avessero un ruolo fondamentale nella sua esistenza, piu’ del bisogno di essere sposa e madre.

Oggi sento molto spesso, quanto la nuova generazione di medici sia piu’ attaccata all’obiettivo e sogno di “fare soldi”, che non quello di salvare vite. Lei, invece, non aveva aspirazioni da “bankrobber” ma bensi’ quelle piu’ pure e lodevoli, piu’ vicine a quelle di Madre Teresa.

La ricerca nel campo medico-scientifico, portata avanti con coraggio e senza interessi di lucro, fanno di lei un’eroina, una salvatrice. Unica, forse nel suo genere, e’ stata anche la bandiera e il fiore all’occhiello di una rivoluzione culturale femminile, che intendeva civilizzare e snaturare l’ infondato bias de “l’uomo a lavoro e la donna in casa”. Una rivincita per il mondo femminile, riconosciuta e coronata a livello mondiale dal premio Nobel e tanti altri riconoscimenti, quasi fosse una squadra di calcio. Senza alcun dubbio e per nostra grande fortuna, Rita Levi Montalcini ha scritto, con inchiostro indelebile, pagine importanti della storia e i suoi contributi saranno sicuramente le radici per un disegno piu’ grande e glorioso, nel campo scientifico, e sono la dimostrazione che l’uomo non deve arrendersi. Vorrei concludere con un’aforisma che credo possa sintetizzare la sua immensa personalita’:

Ho un’intelligenza mediocre. Il mio solo merito è l’impegno”.

Allora grazie per il tuo impegno.

 

 

GIOVANNI MARIA LEPORI