Rustenberg, Sudafrica – Migliaia di minatori protestano, da piu’ di una settimana, perche’ la piu’ grande azienda al mondo produttrice di alluminio, l’ Anglo American Platinum (AMPLATS) ha deciso di chiudere i battenti e di licenziare tutti e 12000 i suoi dipendenti.
La tensione tra i minatori e la polizia e’ altissima, in quanto negli ultimi scontri uno dei membri del sindacato NUM (National Union Mineworkers) e’ morto in “execution style”, come scrive la “Cnbc” a riguardo, e si va ad aggiungere ad altre 49 vittime massacrate dalla durezza dei manganelli e da qualche poliziotto di poca pazienza.
Ad aggravare una situazione non facile, si aggiunge lo sciopero dei trasportatori, che oggi non hanno rifornito le pompe di benzina Shell nella capitale sudafricana e dintorni. In questo scenario rivoltoso e violento, viene a sgretolarsi l’immagine rappresentativa del presidente Zuma, che perde popolarita’ e attira il malcontento generale sotto la sua figura. Intanto oltre agli scioperi del NUM, che sta incassando moltissime critiche per una presunta collusione con gli interessi del governo, la nascente AMCU, creato dai delusi del NUM e presentato come sindacato alternativo, sta ricevendo molti consensi e si dichiara pronto a combattere contro il sistema.
GIOVANNI MARIA LEPORI