igpHo avuto la fortuna di vivere per brevi periodi un po’ in tutta Italia e ogni volta che conoscevo un territorio nuovo, una cucina nuova, pensavo “ecco questa è la regione in Italia dove si mangia meglio”, questa affermazione l’ho ripetuta svariate volte, ma penso sia normale non riuscire a stilare una classifica quando vivi in un paese come l’Italia.

249 i prodotti italiani riconosciuti dall’Unione Europea come Dop e Igp, ovvero come eccellenze nel panorama agroalimentare, a cui dal 24 maggio 2013 ne vanno aggiunti altri 3 per un totale di 252, ovvio che diventi difficile scegliere quando la qualità è così alta.

A ricevere in questi giorni il riconoscimento comunitario come Indicazione Geografica Protetta (IGP), sono stati il “Panforte di Siena”, il “Salmerino del Trentino” e l’”Agnello del Centro Italia”.

La denominazione “Panforte di Siena” identifica il prodotto dolciario ottenuto dalla lavorazione e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina, frutta candita, frutta secca, miscela di zuccheri, miele e spezie. Il Panforte di Siena, che può presentarsi nella duplice versione bianca, se la copertura è a base di zucchero a velo, o nera, se la copertura è a base di spezie, si caratterizza al taglio per la presenza di mandorle intere ben distribuite e pezzi di cedro, arancia e melone canditi, che conferiscono consistenza al morbido impasto di crema di mandorle. Si tratta di uno dei prodotti dolciari più noti della nostra Penisola, ricompreso dall’Artusi fra i prodotti tipici di Siena nel suo testo fondamentale «La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene» del 1891 e riconosciuto dalla guida Touring Club Italiano del 1931 come specialità di fama universale. È prodotto nella provincia di Siena sin dal XII secolo, quando, attraverso la via Francigena, cominciarono a fiorire gli scambi e i commerci cittadini, ed è dall’800 il fiore all’occhiello dell’industria dolciaria locale, il settore economico più importante per numero di addetti, fatturato e volume di esportazioni.Banner_Elezioni_2013

L’IGP “Salmerino del Trentino” si attribuisce, invece, ai pesci salmoni appartenenti alla specie salmerino alpino Salvelinus alpinus L. Le caratteristiche principali del “Salmerino del Trentino” sono l’indice di corposità molto ridotto, il contenuto in grassi e le caratteristiche gustative della carne, che si presenta soda, tenera e asciutta, con un delicato sapore di pesce e odore tenue d’acqua dolce, privo di qualsiasi retrogusto fangoso. La cultura del Salmerino del Trentino è molto antica ed affonda le sue radici in una lunga tradizione consolidatasi a partire dal XIX e la zona di produzione della IGP comprende l’intero territorio della Provincia Autonoma di Trento nonché il comune di Bagolino in Provincia di Brescia.

Per quanto riguarda, infine, l’Agnello del Centro Italia, il riconoscimento dell’IGP si riferisce ad agnelli di età inferiore a 12 mesi e si lega alle caratteristiche della carne e alla relazione esistente tra la rapidità di accrescimento ponderale degli animali e la resa. Una peculiarità che è frutto di una sintesi qualitativa effettuata sulle razze storicamente presenti nell’areale, esaltata anche attraverso un sistema di allevamento all’aperto e un’alimentazione di buona qualità, mediante l’utilizzo di ampi prati-pascoli. La zona geografica di produzione dell’Agnello del Centro Italia si colloca nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria e parte dell’Emilia Romagna e si riferisce alle razze locali e loro incroci.