areaChe i prezzi nelle stazioni di servizio fossero fuori mercato non è notizia di questi giorni, se anche solo una volta vi siete fermati a mangiare qualcosa nelle zone di sosta delle autostrade vi sarete resi conto che, forse, i panini era meglio portarseli da casa .
A dare conferma di questa consapevolezza ci ha pensato l’Unione Nazionale Consumatori che in una recente indagine dal titolo evocativo “Una sosta di qualità?” ha evidenziato come, se da una parte è aumentata la varietà di prodotti offerti, dall’altra i prezzi hanno subito un incremento che in alcuni casi è arrivato al 20% .
Questa crescita dei prezzi, in parte, è da imputare all’aumento delle royalties che i singoli operatori devono pagare ai concessionari delle autostrade, tuttavia la situazione italiana è anomala rispetto al resto dell’Europa dove esiste una libera concorrenza tra i vari gestore delle strutture di sosta in autostrada, mentre in Italia, come avrete potuto notare, i prezzi sono allineati, che uno si fermi da My Chef o da Sarni non cambia molto.
Proprio in seguito a questa indagine, dunque, l’Unione Consumatori sta vagliando l’ipotesi di rivolgersi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Fonte: consumatori