L’area attrezzata per l’emergenza freddo presente sul territorio, in Piazza dei Militari Caduti nei Lager lungo la Laurentina, allestita insieme alla Comunità di Sant’Egidio , ospita persone senza fissa dimora. Ho incontrato il diacono Mimmo, della diocesi di Roma, il quale mi ha parlato di quest’esperienza di solidarietà per i senza tetto. Non solo stranieri ma anche italiani e spesso persone di cultura, professionisti che a causa della crisi si sono ritrovati senza fissa dimora. Grazie alla casa farmaceutica Takeda è possibile avere tali moduli abitativi che danno sollievo a 16 persone. Ho incontrato persone che hanno usufruito di tali moduli abitativi e ringraziano il Municipio XII, La comunità di Sant’Egidio e Lo sponsor Takeda. Dopo l’incontro con Don Mimmo ho parlato con due persone che hanno utilizzato i moduli di accoglienza. Ora sono ritornati ad una vita normale, riprendendosi la dignità che avevano perso. Mi hanno parlato della loro esperienza ma vogliono rimanere in incognito. Ringraziano Don Mimmo e il Municipio XII. Mi dicono che la loro esperienza è stata terribile, all’improvviso il mondo gli è crollato addosso: gli amici, la famiglia, le relazioni sociali, la vacanza, l’ipad, il computer, erano un miraggio. La morte un sollievo! Mi chiedono di dire ai politici in Parlamento di volgere lo sguardo verso i più deboli, verso chi soffre, perché loro ne guadagnano in dignità. Ora sono “fuori pericolo” e si sentono diversi , migliorati, le cose hanno il giusto valore e la vita vissuta in una dimensione migliore. Mi dicono anche , vista la loro esperienza, chiunque può trovarsi per strada perché la società è cambiata e si è sempre più soli.
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