Il modello di Seconda generazione, e’ un modello interpretativo che aiuta ad analizzare la crisi valutarie scoppiate per via delle azioni poste in essere dagli speculatori. Questa tipologia di crisi e’ anche definita “self-fullfilling crisis”, in quanto le aspettative degli investitori fanno si che si avverino, come in Messico nel 1994, che pur avendo dei buoni fondamentali economici, la valuta fu oggetto di un attacco speculativo senza precedenti, che fece cadere il Paese in una forte recessione.

L’ipotesi di partenza e’ che le autorita’ monetarie scelgono un regime di tasso fisso, in quanto l’economia attuale del Paese lo permette, senza la necessita’ di svalutare la moneta. D’altro canto, il governo lascia intendere che, nel caso in cui si presentasse uno scenario “bad” (cioe’ quando la moneta si svaluta), sarebbe pronto ad utilizzare regimi di cambio flessibili, cosi’ da svalutare la moneta al volere del mercato. I buoni presupposti iniziali proiettano lo Stato verso una crescita economica abbastanza florida, quindi i tassi di indebitamento salgono, i consumi aumentano e lo scenario viene definito “good”.

Il passaggio da uno scenario good ad uno bad, viene influenzato dalle aspettative degli speculatori, che in previsione di svalutazioni attese, iniziano a richiede tassi di interesse piu’ alti. Di conseguenza questa azione si uniformera’ al comportamento dell’intero mercato, che fara’ lievitare il costo del capitale, fino a strozzare l’economia del Paese in questione.  A quel punto, le autorita’ si troveranno di fronte un bivio importante. Se vorranno mantere il tasso di cambio fisso, dovranno rinunciare al salvataggio di molte imprese (ormai asfissiate dai tassi di interessi molto alti) e i numeri relativi alla disoccupazione aumenteranno bruscamente. Nella seconda ipotesi, il Governo scegliera’ di allinearsi con i tassi attesi, cosi’ da acquisire competitivita’ e di conseguenza incrementando le produzioni e il tasso di occupazione. Quest’ultima scelta pero’, ha in se il germe della crisi. Infatti, se si dovessero seguire le aspettative degli investitori, la moneta sara’ svalutata cosi’ tanto che sara’ inevitabile il default finanziario.

 

 

 

 

GIOVANNI MARIA LEPORI