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Claudio Giorlandino: Il vaccino ai guariti Covid non va somministrato: Il vaccino ai guariti Covid non va somministrato: è quanto afferma direttore scientifico di Altamedica.  Somministrare il vaccino Covid ai guariti è sostanzialmente inutile, perché “i guariti non si riammalano mai in modo grave. Con queste parole, proferite ai microfoni dell’agenzia stampa nazionale Adnkronos Salute, Claudio Giorlandino, direttore scientifico di Altamedica, ha voluto effettuare questa precisazione relativa alla somministrazione del siero contro il virus SARS-CoV-2 a coloro che hanno affrontato e vinto il nemico Covid-19. La dose di vaccino ai guariti non serve a niente – ha aggiunto –. Pare che adesso lo abbiano capito, ma io lo dico da sempre. Il guarito ha anticorpi contro la proteina Spike, contro la E, contro la M, contro l’He. Ce l’ha contro il virus nel suo complesso e non ci sono casi di guariti che tornano in terapia intensiva o in ospedale.

Claudio Giorlandino: Il vaccino ai guariti Covid non va somministrato: Il professor Claudio Giorlandino, chiarisce il suo pensiero con dati scientifici.  Altamedica, di cui è direttore scientifico,  ha eseguito una metanalisi sui guariti, anche per analogia con altre infezioni come la Mers, la Sars 1, e i casi di guariti che sono tornati a star male sono aneddotici. In pratica, non succede mai: “L’esempio che io faccio sempre è quello della peste manzoniana. Chi c’era che portava via i morti? I monatti ovvero i guariti. Quando uno è guarito basta, non bisogna fare vaccini”. Nel prosieguo del suo intervento sulle colonne di Adnkronos Salute, Giorlandino ha chiarito che “se avessero smesso di distribuire i tamponi antigenici immunocromatografici, l’Europa sarebbe fuori dalla pandemia”. Di fatto, a suo giudizio, i test rapidi sono un ostacolo e non un alleato nella lotta contro il Coronavirus: “Secondo delle metanalisi di Cochrane, danno falsi negativi da 7 a 9 volte su 10. Per questo, gli asintomatici contagiosi, che sono il 60% delle persone colpite dal virus, tranquillizzati dal tampone negativo vanno in giro a contagiare come dei superspreaders senza osservare più precauzioni e rassicurando tutti con il loro Green Pass”. Il professore continua: “Se entrano 10 persone infette in farmacia, si fanno il tampone e 9 di queste risultano negative, queste escono e si tolgono la mascherina, perché è normale psicologicamente. Almeno per uno o due giorni stanno tranquilli e infettano. Vanno fermati questi test, vanno chiusi i gazebo delle farmacie e va assolutamente vietata la vendita degli autotest”.  Il professore aggiunge un ulteriore dettaglio: “In Italia non abbiamo i contagi che hanno gli altri Stati perché siamo pieni di soggetti che sono guariti dal Covid 19. La Francia – spiega all’Adnkronos Salute – ha più o meno la nostra stessa popolazione, i vaccinati completi in Francia sono il 70% della popolazione, più o meno come da noi che ne abbiamo il 72%. Ma i contagi giornalieri in Francia sono intorno ai 93mila, mentre in Italia circa 6mila. E’ merito del vaccino? No. A fare la differenza – conclude il medico – è il fatto che noi siamo tutti guariti oramai. Nella mia stanza in questo momento siamo 6 persone e il Covid l’abbiamo avuto in 4, quasi tutti da asintomatici. E un’enorme quantità di italiani ha avuto il virus senza accorgersene“.

Molti scienziati, virologi, la pensano allo stesso modo, ma sono in silenzio, impauriti e attaccati alla poltrona e complici  assistono al massacro di migliaia di cittadini con il siero genico che non è un vaccino.